06 febbraio, 2008

Per non fare facili moralismi

Lory Del Santo mi è sempre stata cordialmente sulle scatole.
Capita.
Probabilmente, se mi conoscesse, nemmeno io le starei troppo simpatico. Posto questo, l'intervista che le ha fatto Barbara D'Urso a Mattina Cinque un paio di giorni fa è stata agghiacciante: La D'Urso insisteva sulla morte del figlio della Del Santo per strapparle la lacrima che fa sempre audience mentre la labbrona cinguettava come se si parlasse dello smalto migliore da abbinare al rosso Valentino. Mi dispiace solo di non aver avuto il mio fidato block notes. Andando a memoria ricordo concetti del tipo: "Mi era venuto proprio bene: volevo un maschio e ho avuto un maschio, lo volevo biondo con i capelli dritti e TAC! Drittissimi! Non è incredibile? È precipitato dal terrazzo mentre non ero al piano di sotto. Bhé, succede...Ho deciso di tirare avanti".
Porcaccia miseria.
Ho il sospettone che in occasioni simili la risposta migliore sia "Sono cose troppo private per discuterne in un salotto televisivo". Pensare che un personaggio dello spettacolo possa comportarsi così è, evidentemente, peccare d'ingenuità.

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