13 luglio, 2008

Forma e sostanza

Ho seguito le cronache della manifestazione dell'otto luglio in piazza Navona (che nome brutto "no cav. day") dal mio esilio siculo-feriaiolo. La prima impressione, dai TG, è che non fosse chiaro di cosa si parlava. C'era un mucchio di gente che si riuniva, c'erano la Guzzanti, Grillo, Marco Travaglio, Di Pietro ed era successo qualcosa. Il papa, Berlusconi e Mara Carfagna erano stati insultati da questa manica di briganti. Perché? Come? In che maniera? In che contesto? Non era dato sapere. Sebbene (come mi sono accorto appena ripreso posizione davanti ad un PC con connessione ad internet) la rete sia piena di filmati della giornata in questione ed ogn'uno sia libero di formarsi un'opinione a riguardo, gl'organi d'informazione tradizionale (e quì rientrano anche stampa e radio) non sono stati in grado di fornire un servizio, dimostrandosi, palesemente "di parte".
Ben inteso: La Guzzanti c'è andata pesante e, come al solito, ascoltandola mi domando se non sia possibile esprimere gli stessi concetti con meno veemenza, non tanto per rispetto verso chi critica (credo ne nutra poco nei confronti di B.) quanto per convenienza: per impedire che la forma superi la sostanza. Ho la certezza che chi fa un certo tipo d'informazione guardi il dito piuttosto che la luna e che lo faccia con dolo. Perché fornigli appigli?