29 maggio, 2008

Gergo giornalistico

Leggo spesso il blog "Io odio Studio Aperto" e mi sembra che non ci sia molto da aggiungere ma oggi facendo zapping ho ascoltato la seguente frase (riferita ad una ex guardia giurata accusata d'aver involontariamente ucciso un bimbo): "La compagna l'ha mollato perché non ci stava più con la testa".
Perfetto, vero?
Perfetto se fossimo a berci un aperitivo al bar in piazza, meno se è parte di un servizio (presunto) giornalistico di una (presunta) testata con diffusione nazionale.

27 maggio, 2008

Touché

Sono contento che Luttazzi, dopo un discreto periodo di silenzio internettiano, riscriva con una certa regolarità sul suo blog.
Tra le diverse cose che meritano attenzione m'è piaciuto questo post del 19/05.

Nucleare

Terremoto in Cina
rischio radiazioni
danneggiate le centrali nucleari
( Repubblica, 19/5/08 )

Ooooh! Chi poteva mai immaginare che un terremoto riuscisse a danneggiare delle centrali nucleari? Questa è davvero una piega inaspettata degli eventi. Sapete una cosa? D'ora in poi costruiamole solo in posti dove non ci sono terremoti. Ad esempio qua in Italia.


22 maggio, 2008

Le parole sono importanti

Ogni giorno sono costretto a sorbirmi una massiccia dose di SkyTG24. Incidentalmente, oggi ho subito l'intero discorso di Emma Marcegaglia, il nuovo presidente di confindustria. A parte le vaccate, a parte il ritorno al nucleare a parte che auspica un'estirpazione delle facoltà umanistiche in favore di quelle scientifiche (evidentemente se qualcosa non è funzionale alla produzione DEVE essere eliminata) , a parte tutto questo, dicevo, m'ha colpito una particolare scelta di parole. Ha detto che in Italia si spendono troppe risorse per prevenire "il rischio della vecchiaia".
La vecchiaia è un rischio che il dipendente non può permettersi e del quale il datore di lavoro non vuole sobbarcarsi il costo, deduco.
Siamo messi bene.

18 maggio, 2008

Il mondo è fatto a scalette


Sono Paranoico, ripetitivo e complottista ma almeno ho una buona memoria e non riesco a guardare i TG mediaset senza ricordarmi della minaccia di Berlusconi a Follini. Una frase come "Ti scatenerò contro tutte le mie televisioni" è difficilmente fraintendibile a mio parere ed è facile che riemerga dalle brume della memoria in certi momenti.
Facciamo un esempio pratico.
Sabato Marco Travaglio interviene alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fà" lanciando pesanti accuse su Schifani. Segue l'ovvia (quanto inutile) polemica istituzionale che riconosce in maniera unanime e "bi partisan" quanto sia stato infame l'atto (e poi c'è chi non crede all'esistenza della casta o si chiede le ragioni del movimento antipolitico...). La RAI chiude, dal punto di vista dell'informazione, domenica spostando la notizia al secondo o terzo posto nella scaletta dei TG. Nella tarda serata di domenica si verifica il disastroso terrremoto in Cina ed, ovviamente, è questa la notizia d'apertura dei quotidiani d'informazione RAI. Mediaset, invece lascia la primo posto Travaglio con un lunghissimo servizio colmo d'interviste.
"Ti scatenerò contro...."
Paranoia?

14 maggio, 2008

Ai miei tempi.

Quando ero giovane, bellissimo e scriteriato capitava spesso che attraversassi mezza Italia per presenziare a qualche convention di giochi di ruolo. L'età della ragione e la pace dei sensi mi hanno allontanato da certe pratiche. Fino a domenica scorsa. Negl'ultimi dieci anni pare sia aumentata a dismisura la presenza femminile e la deriva fumettistico-manghica. Entrambi gl'avvenimenti mi hanno colto alla sprovvista. L'ultima convention che riesco a ricordare lucidamente è Romacon '94. Affluenza in calo, molti stand che proponevano giochi in multiplayer per PC, scarsa presenza fumettistica e di gadget relazionati al mondo degli anime e del cinema e DECISAMENTE netta predominaza maschile. I tempi cambiano e non è detto che il cambiamento sia sempre negativo, anzi. Interessante notare come il gioco in rete, agli albori a quei tempi, si sia sviluppato parallelamente a quello "cartaceo" senza "rubare" utenti nonostante attualmente i GDR on-line siano infinitamente meglio di quanto fosse dato immaginare 15 anni addietro.
L'aspetto che più mi ha colpito è stato la pratica del cosplay. Non tanto per la volontà di mascherarsi ma per l'assenza di uno scopo se non quella del travestimento fine a se stesso. A differenza dei GDR live (come "Vampiri, the masquerade") si tratta solo di esibire il proprio costume come metro della fedeltà ad una serie.
Ed è questa relazione, che intercorre tra l'amore per un personaggio di finzione e la volontà di indossarne i panni, a sfuggirmi. La pervicacia dello sforzo nonostante spesso il risultato sia opinabile (per discrepanze meramente fisiche tra il performer e l'oggetto della performance) .rimane, tuttavia, ammirevole.

05 maggio, 2008

Capita...

La cosa bizzarra del TG4 è che ti aspetti siano faziose anche le previsioni del tempo.