
Una di queste è "Zapping" su RADIORAI1. Spesso sento il conduttore, il pluripremiato giornalista Aldo Forbice, sparare a zero su chiunque manifesti un pensiero vagamente sinistrorso e, altrettanto spesso, continuo ad ascoltare. Stasera non ce l'ho fatta. Uno spettatore si dimostrava preoccupato per le braccia alzate a saluto di Alemanno nuovo sindaco di Roma. Forbice tagliava corto: dovremmo indignarci anche per i pugni alzati ai comizi dei sindacati e, in definitiva, quando si festeggia gli eccessi son cose che possono capitare.
Peccato che l'Italia abbia subito una dittatura fascista e non comunista e che questi rigurgiti siano quantomai preoccupanti nel terzo millennio, senza contare che l'apologia del fascismo è un REATO previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"). Questa legge, all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque "pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".
Ma quando si festeggia può capitare, no?
Ma quando si festeggia può capitare, no?
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